![]() Le stime di prevalenza sono riportate in Tabella 8.2i. Complessivamente, nella popolazione italiana registrata nelle liste di assistenza dei medici di medicina generale, la prevalenza di cardiopatia conge- nita risulta leggermente superiore allo 0.2%. Il sesso femminile risulta essere maggiormente colpito, sebbene in modo non eccessivamente più elevato rispetto ai maschi. Si osservano comunque, per entrambi i sessi, valori di prevalenza leggermente più elevati nella popolazione di età inferiore ai 75 anni. Per quanto riguarda la popolazione adulta con diagnosi di cardiopatia congenita, la richiesta di ECG, ecografia cardiaca e di visita specialista cardiologica sono circa 2 per ciascun paziente per anno (Tabella 8.2l). Maschi ECG (media+ds) Dati precisi sulla prevalenza e il tipo delle cardiopatie congenite nella popolazione adulta, riconosciute con l'acronimo GUCH (Grown-Up Congenital Heart disease), sono ancora carenti e si ritiene varino costantemente. Il notevole miglioramento della sopravvivenza dei pazienti con queste patologie ne ha determinato un continuo aumento di numero. Oltre a ciò alcune malformazioni (es. il difetto del setto interatriale, la coartazione aortica, l'anomalia di Ebstein) possono essere diagnosticati per la prima volta nell'età adulta. Nel 2000 si stimava che ci fossero circa 2800 adulti con cardiopatia congenita ogni milione di abitanti (0,28%), di cui più della metà con un difetto ritenuto a media o alta complessità tali da richiedere non solo l'attenzione di uno specialista cardiologo e cardiochirur- go. È interessante notare come i dati di Health Search (HS-CSD LPD), che fanno però riferimento al 2010, siano non molto dissimili dalla stima riportata. La prevalenza di pazienti con GUCH è infatti del 0,21% nei maschi e del 0,23% delle femmine del database HS. Considerando che a volte viene re- gistrato più il problema (di solito grave: scompenso cardiaco, aritmie, ictus) causato dalla cardiopatia |