![]() In primo luogo, l'istruzione e l'informazione sono degli strumenti più importanti, efficaci e sopratutto non invasivi per far diventare l'approccio salutare allo stile di vita una scelta attraente, desiderata e ampiamente accessibile agli individui. Sono i metodi necessari per contrastare gli impatti ambientali e le aggressive attività di marketing e pubblicità presenti nelle svariate fonti d'informazione. Purtroppo, la propagazione dell'informazione e della consapevolezza è un processo lungo e non vincolante per gli individui, dove il raggiungimento degli obiettivi può essere molto prolungato nel tempo. Esistono anche delle misure fiscali, con le quali lo Stato può intervenire imponendo delle regole oggettive, trasparenti e inequivocabili sul consumo di determinati alimenti o bevande. Tuttavia, que- sti interventi si espandono su tutti i consumatori indipendentemente dallo stile di vita condotto, generando obiezioni dal punto di vista organizzativo, politico e di welfare, spesso in opposizione con gli interessi delle aziende produttrici e farmaceutiche. Il coinvolgimento del settore privato nella lotta contro l'obesità sembra essere indispensabile. La distribuzione delle informazioni corrette sugli alimenti in commercio, limitazione delle attività di marketing, specialmente di quelle indirizzate ai bambini, e la riformulazione dei processi produttivi di alcuni alimenti sono tutti fattori fondamentali per frenare i trend in espansione dell'obesità. Sassi, consulenza nella cura primaria. La strategia vincente sembra essere la combinazione di vari interven- ti, potenzialmente mirati ai gruppi di individui più soggetti allo sviluppo di obesità, come i bambini, ceti socio-economici medio-bassi, minoranze etniche o determinate popolazioni locali. Tra gli studi analizzati, il costo di un pacchetto di interventi varia tra 12 PPP (parità del potere d'acquisto) dollari in Giappone, ai 24 dollari PPP negli Stati Uniti e Canada. In tutti questi paesi tale costo rappresenta una bassissima percentuale della spesa sanitaria pro-capite totale, e anche di quella mirata alla prevenzione. Tra gli interventi più costosi l'OCSE indica la consulenza nella cura primaria, mentre le misure fiscali sono ovviamente le più costo-efficienti. In particolare, sottolinea l'importanza di indirizzare i vari strumenti ai bambini, la fascia di età potenzialmente più soggetta all'obesità, nel caso della quale i risultati degli interventi si vedono solo nel lungo-termine, ma dove sono anche più sostenibili, generando gli effetti di moltiplicatore sociale, dove gli effetti in termini di collettività superano quelli appartenenti ai singoli individui. |