![]() provoca la sottostima del BMI. Una seconda fonte di dati è quella dello studio Passi condotto dall'Istituto Superiore di Sanità (http://www. epicentro.iss.it/passi/). Secondo i dati raccolti nel 2010 dal sistema di sorveglianza Passi, il 33% degli adulti risulta in sovrappeso, mentre il 12% è obeso. Queste statistiche portano ad un totale del 45% di persone con eccesso ponderale. Anche in questo caso, però, i dati sono riferiti direttamente dagli individui, e quindi soggetti a problemi di misurazione simili a quelli dei dati rilevati dall'ISTAT. Infine, nell'ambito del Progetto "Cuore" del Centro nazionale di epidemiologia Cnesps-Iss, è effettuata pe- riodicamente la misurazione, attraverso rigorosi e accurati esami fisici, dei fattori di rischio cardiovascolari su alcuni campioni della popolazione italiana,. I dati, sono raccolti da una rete di centri ospedalieri pubblici. Fra il 1998 e il 2002, la prima indagine dell'Osservatorio ha fornito stime del BMI della popolazione Italiana tra i 35 e i 74 anni. I dati presentati dal progetto cuore evidenziano tassi di sovrappeso e obesità molto maggiori rispetto ai dati riportati dagli individui nelle indagini PASSI e ISTAT. Secondo i dati del progetto CUORE, tra il 1998 e il 2002 il 17% degli uomini e il 21% delle donne erano obesi. Il 50% degli uomini e il 34% delle donne erano in sovrappeso. I dati del progetto CUORE presentano quindi un quadro dell'obesità in Italia molto più allarmante di quanto fino ad oggi si potesse immaginare e mettono in evidenza come il tipo di rilevazione del dato possa essere un fattore determinante. Avere dati misurati "oggettivamente" o "soggettivamente" (autoriportati) sem- bra quindi modificare in modo sostanziale il quadro epidemiologico complessivo. Nella letteratura questo fenomeno è stato spesso considerato, e in molti casi sono stati evidenziati i limiti di alcuni studi svolti finora. Inoltre, le statistiche utilizzate fino ad oggi in Italia sono basate su campioni di popolazione molto ristretti (l'indagine ISTAT si basa su circa 50.000 individui, mentre lo studio PASSI e il progetto CUORE utilizzano campioni ancora più ridotti). Al fine fornire stime comprensibili e informative, lo studio dovrebbe basarsi su dati rappresentativi a livello geografico e demografico e comprendere informazioni quali la storia clinica del paziente, nonché una scomposizione della spesa sanitaria nelle sue varie voci. Pertanto, nel seguente studio viene utilizzato Health Search - CSD LPD per SiSSI con l'obiettivo di fornire una stima più precisa dei costi medici diretti dell'obesità in Italia. In questo progetto i dati di Health Search - CSD LPD sono stati completati con altri di natura più aggregata (a livello di comune, provincia, ASL o regione) sulla situazione socio-economica dei luoghi dove vive il paziente ed opera il medico. I dati economici si riferiscono solo ad alcune voci di spesa (farmaci, visite specialistiche, e accertamenti diagnostici) e non includono quindi informazioni sulle spese di natura amministrativa e contabile, cosi come alcune voci di spesa sanitaria (per esempio lungodegenza, riabilitativa, termale, protesica, ecc.), che negli ultimi anni hanno peraltro rappresentato una quota rilevante della spesa complessiva e con una dinamica più sostenuta. Per alcuni versi, tale limitazione rappresenta anche uno dei punti di forza dell'intero progetto in quanto permette di analizzare i soli costi necessari a soddisfare i bisogni sanitari dei pazienti, senza dover considerare i costi di struttura. La variabile dipendente utilizzata nelle stime è rappresentata dalla spesa sanitaria pubblica annuale a livello di singolo individuo, relativa a farmaci, visite specialistiche e accertamenti diagnostici prescritti dai medici. nomics, University of Chicago. |