![]() % % tamente epidemiologici di incidenza e prevalenza, di morbilità e mortalità, sia dal punto di vista dei costi sanitari, sia dal punto di vista sociale quale impatto sulle persone e sulle famiglie e sul mondo del lavoro. Il percorso di assistenza ai pazienti inizia prima ancora della diagnosi, con attività di pre- venzione primaria (ad esempio, verso il fumo di sigaretta e/o l'esposizione ai raggi UV) e secondaria (programmi di screening, attività di prevenzione individuale mirata su soggetti ad alto rischio). In soggetti affetti da patologia tumorale si rende necessaria una valutazione della stadiazione, la terapia ed il monitoraggio (follow-up). L'attività assistenziale continua con la cura della fase avanzata, quan- do non sono disponibili o non risultano efficaci le terapie, nonché con i programmi di cure palliative quando il paziente attraversa una fase di terminalità. La stessa diagnosi (ad esempio: carcinoma del colon) prevede pertanto diverse fasi di assistenza in ognuna delle quali sono coinvolte le cure primarie, per ognuna delle quali si possono prevedere indi- catori e standard di riferimento. Come illustrato nella parte generale, l'avvio di esperienze di Clinical Governance ha come condizione prioritaria una puntuale, rigorosa e sistematica registrazione dei dati. Nel caso del cancro l'attuale re- gistrazione della diagnosi, per quanto precisa e puntuale, non consente da sola di individuare la fase di malattia e, quindi, di assistenza nella quale si trova il paziente (diagnosi, terapia, monitoraggio, fase avanzata, cure palliative). Ognuna di queste fasi richiede una diversa attività da parte del MMG, in quanto diversi sono gli obiettivi e le strategie di diagnosi e cura. In questa fase di avvio, pertanto, sono stati individuati e adottati indicatori utilizzabili con una regi- strazione del problema ancora generica e non definita per fasi di assistenza. |