![]() formazioni sui comportamenti dei medici, è poi evoluto fino ad offrire dapprima uno spaccato degli effetti degli interventi di cura, ed oggi si appresta a diventare un sistema di valutazione dei costi sanitari pesati per out come. Health Search è il prototipo di ciò che manca al sistema sanitario del nostro Paese. Tutti, dal Mini- stero dell'Economia in giù o in sù, fino ad ogni singolo Direttore Generale, ne avrebbero un bisogno drammatico. Eppure quasi nessuno ne chiede i dati o ne legge con attenzione i risultati. Ho riletto per la quinta volta un rapporto di HS e sono rimasto ancora una volta sorpreso e stupito nell'osservare la quantità, la qualità e la inquitante complessità dei risultati che Health Search offre e propone alla riflessione di un medico, di un manager, di un economista, di un cittadino qualunque. Eppure qualcosa sta cambiando. Lo testimonia un capitolo interamente nuovo che riporta i dati del progetto "SiSSI (Simulazione Spesa Sanitaria Italiana) e che nasce dalla volontà comune del CEIS (Centre for Economics and International Studies) di Tor Vergata e della Fondazione SIMG di dare risposta ad una serie di quesiti sull'andamento dei costi e sulla sostenibilità finanziaria del nostro sistema sanitario valutandone nel contempo efficienza ed efficacia. L'utilizzazione dei dati di HS effettuata dal CEIS Tor Vergata, integrati e messi a confronti con quelli di altre fonti, conferma la capacità di HS di offrire informazioni non solo quantitative, ma di spiegare altresì alcuni fenomeni e di interpretarne le ragioni dell'aumento della spesa con l'avanzare dell'età. "..per valutare l'andamento della spesa pro-capite in relazione alla severità clinica dei pazienti trattati, è stato calcolato l'indice di comorbidità di Charlson (CCI) per valutare quantitativamente come varia la spesa media complessiva al variare della comorbilità di un paziente. I risultati dell'analisi effettua- ta fanno emergere chiaramente come il livello di severità clinica dei pazienti rappresenti una delle maggiori determinanti della spesa. In particolare, il semplice passaggio dell'indice da 0 (caratteristico dei pazienti con basso grado di severità clinica) a 1, evidenzia un raddoppio della spesa pro-capite in tutti gli anni considerati. Tale valore è triplicato una volta che l'indice di Charlson è pari a 3 o 4." L'analisi dei costi sanitari in rapporto alle condizioni cliniche offre la dimostrazione che i costi sono proporzionali alla gravità/complessità/comorbilità dei pazienti/cittadini più che alla loro età. Poichè gli anziani sono più severamente ammalati costano anche di più ma è evidente che per ridurre la spesa nel tempo occorre non tanto "impedire che invecchino" bensì far sì che "invecchino bene" ed evitare che si ammalino o che più patologie e complicanze si sommino tra di loro portando tra l'altro ad un aumento dei costi. Queste considerazioni possono apparire scontate ma costituiscono al contrario una evidenza straordi- naria a favore della Clinical Governance del sistema. Se vogliamo infatti garantire la sostenibilità del sistema dobbiamo prenderci cura non soltanto di una riduzione macroeconomica dei singoli elementi di costo ma soprattutto favorire in maniera selettiva quegli interventi di cura che facilitino l'invecchia- mento della popolazione col minor numero di complicanze e di eventi clinici associati (comorbilità). Questo secondo obiettivo si può raggiungere solo impiegando risorse dedicate al mantenimento della salute, alla prevenzione delle complicanze ed alla utilizzazione mirata di soluzioni sanitarie che privilegino l'efficacia terapeutica a lungo termine rispetto ai risultati clinici immediati. Le soluzioni "long term" dovrebbero per esempio favorire l'aderenza terapeutica piuttosto che la ri- duzione teorica di un parametro clinico. La lettura e l'analisi di questi dati offre tra l'altro una prospet- tiva interessante di rilettura del concetto di innovazione terapeutica che deve essere vista anche nell'ottica di privilegiare quelle soluzioni o prodotti in grado di diminuire l'evoluzione delle patologie nel lungo termine riducendo comorbilità e complicanze (diacronia terapeutica) piuttosto che concentrarsi sulla loro efficacia terapeutica immediata (sincronia terapeutica). Questo ed altri esempi stanno facendo di HS uno strumento straordinario di supporto alle decisioni sanitarie, economiche e programmatorie |