Page 108 - VIII REPORT HS (2013-2014)
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RICERCHE A CURA DEI MMG ADERENTI AL NETWORK “HEALTH SEARCH” ( 97 )

Puglia allo 0,52% della Sardegna, è il segno di una variabilità genetica oppure di differenti microam-
bienti con cui le popolazioni interagiscono.

• La maggiore prevalenza per le fasce di popolazione giovanile che, in passato, ha fatto ritenere
questa patologia di preminente interesse pediatrico.

Confrontando il dato di prevalenza HS con i casi denunciati al Ministero nel 20111 , si rileva che la
prevalenza rilevata nella popolazione italiana è dello 0,23%, inferiore al nostro 0,38% al 31 dicem-
bre 2012 e 0,35% al 31 Dicembre 2011. Pur considerando che la popolazione HS non comprende
i soggetti fino a 14 anni, la differenza tra i due dati di prevalenza pone qualche interrogativo. Nello
specifico, occorre chiedersi se c’è una sotto-registrazione delle diagnosi, o se sono poche le diagnosi
nella fascia pediatrica. Sarebbe interessante un confronto con i dati estratti dai colleghi pediatri,
qualora disponibili.

I dati ricavabili dall’esame della prevalenza in HS negli anni dal 2004 al 2012 offrono lo spunto per
altre interessanti considerazioni. A fronte, infatti, di una popolazione assistita sostanzialmente stabile,
la prevalenza della celiachia cresce in maniera esponenziale, passando da 0,14% nel 2004 a 0,38%
nel 2012 (da 1295 diagnosi nel 2004 a 3458 diagnosi nel 2012). Questo dato dimostra evidentemen-
te quanto siano cresciute la sensibilità e la capacità diagnostica della medicina generale per questa
patologia, pur essendo ancora lontani dalla prevalenza stimata del 1%.

Un’ulteriore conferma dell’attenzione della Medicina Generale per la celiachia deriva dalla registra-
zione degli accertamenti “Ab anti transglutaminasi” e “anti endomisio” nelle cartelle cliniche dei
soggetti con diagnosi di celiachia, rispettivamente 67,4% e 60,8%. Inoltre, l’accertamento “Ab anti
transglutaminasi” è registrato nel 12,3% dei soggetti senza diagnosi di celiachia, ma con sintomi,
quali anemia, ipertransaminasemia, distensione addominale, scarso accrescimento, diarrea cronica,
che possono, in alcuni casi, far pensare ad una manifestazione celiaca. Questo aspetto ci permette di
affermare che molte diagnosi non sono indotte, ma generate dal lavoro quotidiano del MMG.

In conclusione, l’analisi dei dati ci permette di affermare che la medicina generale è in grado di
rispondere efficacemente alla maggiore attenzione della comunità scientifica e della popolazione
in generale per una data patologia quando adeguatamente supportata da metodiche diagnostiche
affidabili e facilmente accessibili.

A cura del Dott. Stanislao Caputo e del Dott. Domenico Pasculli

4.2.2 TROMBOSI VENOSA SUPERFICIALE (TVS) NELL’AMBITO DELLA MEDICINA
GENERALE

Premessa

La trombosi venosa superficiale (TVS) è una condizione clinica di frequente riscontro determinata
dall’ostruzione parziale o completa di una vena superficiale da parte di materiale trombotico. Le vene
più frequentemente coinvolte risultano essere le vene degli arti inferiori, in particolare le vene grande
e piccola safena (interessate rispettivamente nel 60-80 % e 10-20 % dei casi) e le loro tributarie.
La prevalenza di tale patologia nella popolazione generale varia dal 3 all’11%, mentre l’incidenza è
stata stimata intorno ai 2,8-4 nuovi casi ogni 1.000 persone/anno, anche se gli studi relativi a tale
argomento, fino ad ora, sono stati condotti su popolazioni relativamente ristrette.

I soggetti più colpiti da TVS risultano essere donne, con età media di 60 anni; tra i fattori di rischio
per eventi trombotici troviamo vene varicose, obesità, neoplasie, interventi chirurgici maggiori o or-
topedici, immobilizzazione, fratture, gravidanza/puerperio, terapia ormonale, familiarità per trombo-
embolia venosa (TEV) o precedente TVS/TEV.

1 Relazione annuale al Parlamento sulla Celiachia – 2011
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