Page 115 - VIII REPORT HS (2013-2014)
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( 104 ) RICERCHE A CURA DEI MMG ADERENTI AL NETWORK “HEALTH SEARCH”

ed i rischi connessi. In questa analisi la prevalenza d’uso dopo i 64 anni supera l’8,5% ed aumenta
con gli anni come atteso. Sorprende però la notevolissima disparità d’uso tra Nord e Sud del paese.
L’unica spiegazione è che al Nord l’uso dei FANS da banco sia più diffuso che al Sud. Il motivo invece
della prevalenza d’uso doppia nelle donne rispetto agli uomini si spiega in larga misura con la quasi
doppia prevalenza dell’artrosi nelle donne anche se l’insorgenza è più tardiva. Per quel che riguarda
le molecole prescritte sorprende in negativo l’alta percentuale (18%) di Nimesulide nonostante nel
2012 l’Aifa avesse già introdotto limitazioni alla prescrivibilità e in scheda tecnica fosse già stata
tolta l’indicazione “osteoartrite” (artrosi ndd). Ricordo che la Nimesulide per la nota tossicità epatica
(molto più elevata rispetto a tutti gli altri FANS) è stata ritirata da tempo in quasi tutti gli altri paesi
europei come Irlanda, Finlandia, Spagna, Germania, Inghilterra, Olanda, Danimarca, Svezia e Belgio
o non viene rimborsata come in Francia. I farmaci per i quali esistono evidenze di migliore tollerabilità
gastrica e cardiovascolare quali l’Ibuprofene ed il Naprossene ricoprono invece posizioni di rincalzo
con rispettivamente l’11% ed il 2%. Che l’artrosi e la sua manifestazione a livello del rachide (la
spondilosi) siano il motivo di una prescrizione di FANS su cinque, non sorprende. Anzi, tenuto conto
che i “sintomi” lombalgia, cervicalgia e dolore alla spalla spesso sono riferibili a processi degenerativi,
probabilmente la quota di prescrizione dovuta ad artrosi è ancora più consistente. Veniamo all’analisi
delle comorbidità: l’utilizzo di FANS in pazienti over 65 affetti da scompenso (6,6%), da insufficienza
renale (7,8%), ictus/tia (7,6%) e malattia coronarica (8,1%) è moderatamente inferiore rispetto alla
popolazione generale della stessa classe d’età (8,5%). E’ però presumibile che il divario sia più netto
con la stessa popolazione non affetta da nessuna di queste patologie. Apparentemente non si spiega
invece l’elevato utilizzo (9,3%) in presenza di ulcera gastrica. Un’ipotesi potrebbe essere che la dg
di ulcera sia “posticcia” per consentire la prescrizione secondo nota Aifa 1 dell’inibitore di pompa
protonica come gastroprotettore anche se di per sé l’età dovrebbe essere criterio sufficiente. Il valore
della creatinina non sembra influenzare se non in misura minima la prescrizione di FANS mentre a
valori ridotti di filtrato glomerulare corrisponde addirittura una maggior prevalenza di FANS (10,3%).
Questo si spiega in parte con la concomitanza di due fattori entrambi legati al passare degli anni:
l’aumento della prescrizione di FANS e la diminuzione fisiologica della funzionalità renale anche a
valori di creatininemia invariati. Ricordiamo però che un GFR tra i 59 ed i 30 ml/min definisce uno
stadio 3 di insufficienza renale, condizione molto frequente in età avanzata. In conclusione dai risul-
tati di questo studio risulta in ogni caso un’insufficiente consapevolezza da parte di noi MMG della
pericolosità dell’uso di FANS in presenza di patologie quali scompenso cardiaco, ictus, coronaropatia
ed insufficienza renale. Inoltre emerge che la velocità del filtrato glomerulare (GFR) come parametro
della funzionalità renale non viene considerata a sufficienza quando si tratta di prescrivere FANS.
Infine anche la scelta dei FANS non cade sempre su quelli più tollerati come abbiamo visto.

A cura del Dott. Giuliano Piccoliori
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