Page 96 - VIII REPORT HS (2013-2014)
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RICERCHE A CURA DEI MMG ADERENTI AL NETWORK “HEALTH SEARCH” ( 85 )

Tabella 4.1b Abitudine al fumo e utilizzo di sostanze stupefacenti nella popolazione con DE e non

CON DE SENZA DE
N% N%

FUMO 879 20,4 76.074 15,2
SI 1.166 27,1 106.372 21,3
NO 407 9,5 66.767 13,3
EX 1.849 43,0 250.918 50,2
Dato Mancante
27 0,6 1886 0,4
ABUSO DI SOSTANZE* 4.274 99,4 498.245 99,6
SI 4.301 100,0 500.131 100,0
NO

TOTALE

*Si se è stato effettuato un esame di laboratorio per valutare l'abuso di sostanze negli ultimi 5 anni

Il parere del Medico di Medicina Generale

La prevalenza della Disfunzione Erettile (DE) rilevata nello studio risulta 0,85%; notevolmente infe-
riore rispetto al 12,8% rilevato dallo studio condotto nella popolazione italiana da Parazzini e coll. .
Inoltre, la prevalenza della DE risulta maggiore nelle classi d’età 25-54 anni rispetto a quelle 55 anni
ed oltre; tale andamento è privo di una evidente motivazione e difforme rispetto ai dati epidemiolo-
gici nazionali e internazionali che dimostrano un gradiente positivo di prevalenza in funzione dell’età.
Queste peculiarità epidemiologiche suggeriscono soprattutto la scarsa propensione dei ricercatori HS
alla rilevazione e alla codifica del problema “DE”, con incongruenze e bias talmente grossolani da
rendere poco utilizzabili i dati ai fini epidemiologici.

La maggiore presenza di fumatori tra gli affetti da DE è in armonia con i dati di letteratura. E’ stata
rilevata una maggior prevalenza di uso di sostanze stupefacenti tra gli affetti da DE, anche se si deve
sottolineare l’utilizzo di un indicatore indiretto e imperfetto (presenza di esami tossicologici volti alla
diagnosi di abuso di sostanze negli ultimi 5 anni) che è utilizzato anche per fini diversi rispetto al
problema tossicodipendenza (ossia, accertamenti concorsuali o per assunzione lavorativa, indagini
diagnostiche-investigative suggerite da familiari, ecc.). Tenendo conto di tale aspetto, il dato confer-
ma le evidenze della letteratura; in particolare, la DE può essere conseguenza dell’assunzione croni-
ca di sostanze stupefacenti che porterebbe essenzialmente a una deplezione dopaminergica, ma è
anche vero il contrario in quanto è stato dimostrato che problematiche della sfera sessuale possono
indurre alla tossicodipendenza.

Non è possibile, per evidenti bias, trarre dallo studio conclusioni aventi validità scientifiche. Tuttavia,
lo studio è stato parimenti utile perché, evidenziando le carenze segnalate, può suggerire, anche ai
fini di un’educazione in progress dei ricercatori HS, strategie e comportamenti che possano portare a
una più accurata rilevazione e registrazione del sintomo “DE”.

A cura del Dott. Salvatore Campo
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