Page 34 - VIII REPORT HS (2013-2014)
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PREVALENZA E MANAGEMENT DELLE PATOLOGIE A MAGGIOR IMPATTO SOCIALE ( 23 )
3.3 ICTUS ISCHEMICO
3.3.1 NOTE METODOLOGICHE
Diagnosi (ICD-9-CM): 433.x-436.x, 438.x, 342.x
Farmaci sotto osservazione (ATC): (1) Ipolipidemizzanti (C10); (2) Antitrombotici (B01A); (3) Anti-
ipertensivi (C02, C03, C07-9); (4) L’uso nel corso dell’anno di osservazione di tutte le categorie
terapeutiche considerate.
3.3.2 RISULTATI
La prevalenza di ictus ischemico presenta un trend crescente che varia dal 2,2% del 2005 al 3,8% del
2013, con stime maggiori negli uomini (2,4% nel 2005 e 3,9% nel 2013) rispetto alle donne (2,1%
nel 2005 e 3,6% nel 2013) (Figura 3.3a). Per entrambi i generi, le regioni con la maggiore prevalen-
za sono risultate Veneto, Emilia-Romagna, Liguria, Basilicata e Calabria (Figura 3.3b). L’analisi per
fasce di età evidenzia una relazione positiva al crescere dell’età sia per i maschi sia per le femmine,
con stime consistentemente più elevate nel sesso maschile (Figura 3.3c).
L’analisi della prevalenza d’uso di antipertensivi mostra una sostanziale stabilità per i farmaci antiper-
tensivi e antitrombotici, con valori superiori al 70% sul totale dei soggetti con diagnosi di ictus. Tra
il 2005 e il 2013 si è osservato, inoltre, un aumento nell’uso della politerapia (25,7% nel 2005 vs.
40,1% nel 2013), in via di stabilizzazione negli ultimi anni. Tale andamento è da imputare principal-
mente all’uso crescente di ipolipidemizzanti (32,3% nel 2005 vs. 51,9% nel 2013) (Figura 3.3d).
Nel 2013 la prescrizione di farmaci generici ai soggetti affetti da ictus è stata pari al 19,6% di tutti
gli antipertensivi prescritti, seguita dal 13,6% degli ipolipidemizzanti e dal 7,8% degli antitrombotici
(Figura 3.3e). La prevalenza d’uso dei generici di farmaci cardiovascolari in soggetti affetti da ictus
è molto variabile sul territorio nazionale e ha fatto registrare stime di prevalenza più elevate nel nord
rispetto al centro e al sud (Figura 3.3f). Circa il 50% dei soggetti nuovi utilizzatori di antipertensivi
nel 2013 sono risultati aderenti al trattamento e, nello specifico, coloro che iniziavano la terapia con
un farmaco generico rispetto a quelli che usavano un farmaco branded (55,7% vs 49.5%). Gli utiliz-
zatori di antitrombotici sono risultati aderenti in circa il 40% dei casi, con stime simili tra utilizzatori
di generici e branded (42,5% vs 41,3) mentre, i nuovi utilizzatori di ipolipidemizzanti sono risultati
aderenti nel 39,7% quando impiegavano un farmaco branded, rispetto al 26,8% di coloro che inizia-
vano con un farmaco generico (Figura 3.3g).
3.3 ICTUS ISCHEMICO
3.3.1 NOTE METODOLOGICHE
Diagnosi (ICD-9-CM): 433.x-436.x, 438.x, 342.x
Farmaci sotto osservazione (ATC): (1) Ipolipidemizzanti (C10); (2) Antitrombotici (B01A); (3) Anti-
ipertensivi (C02, C03, C07-9); (4) L’uso nel corso dell’anno di osservazione di tutte le categorie
terapeutiche considerate.
3.3.2 RISULTATI
La prevalenza di ictus ischemico presenta un trend crescente che varia dal 2,2% del 2005 al 3,8% del
2013, con stime maggiori negli uomini (2,4% nel 2005 e 3,9% nel 2013) rispetto alle donne (2,1%
nel 2005 e 3,6% nel 2013) (Figura 3.3a). Per entrambi i generi, le regioni con la maggiore prevalen-
za sono risultate Veneto, Emilia-Romagna, Liguria, Basilicata e Calabria (Figura 3.3b). L’analisi per
fasce di età evidenzia una relazione positiva al crescere dell’età sia per i maschi sia per le femmine,
con stime consistentemente più elevate nel sesso maschile (Figura 3.3c).
L’analisi della prevalenza d’uso di antipertensivi mostra una sostanziale stabilità per i farmaci antiper-
tensivi e antitrombotici, con valori superiori al 70% sul totale dei soggetti con diagnosi di ictus. Tra
il 2005 e il 2013 si è osservato, inoltre, un aumento nell’uso della politerapia (25,7% nel 2005 vs.
40,1% nel 2013), in via di stabilizzazione negli ultimi anni. Tale andamento è da imputare principal-
mente all’uso crescente di ipolipidemizzanti (32,3% nel 2005 vs. 51,9% nel 2013) (Figura 3.3d).
Nel 2013 la prescrizione di farmaci generici ai soggetti affetti da ictus è stata pari al 19,6% di tutti
gli antipertensivi prescritti, seguita dal 13,6% degli ipolipidemizzanti e dal 7,8% degli antitrombotici
(Figura 3.3e). La prevalenza d’uso dei generici di farmaci cardiovascolari in soggetti affetti da ictus
è molto variabile sul territorio nazionale e ha fatto registrare stime di prevalenza più elevate nel nord
rispetto al centro e al sud (Figura 3.3f). Circa il 50% dei soggetti nuovi utilizzatori di antipertensivi
nel 2013 sono risultati aderenti al trattamento e, nello specifico, coloro che iniziavano la terapia con
un farmaco generico rispetto a quelli che usavano un farmaco branded (55,7% vs 49.5%). Gli utiliz-
zatori di antitrombotici sono risultati aderenti in circa il 40% dei casi, con stime simili tra utilizzatori
di generici e branded (42,5% vs 41,3) mentre, i nuovi utilizzatori di ipolipidemizzanti sono risultati
aderenti nel 39,7% quando impiegavano un farmaco branded, rispetto al 26,8% di coloro che inizia-
vano con un farmaco generico (Figura 3.3g).